Novak Djokovic parte bene al Roland Garros: “Soddisfatto del mio livello” (Fornito da Sport World News)
Novak Djokovic non ha commesso errori nella sua partita del primo turno al Roland Garros 2023: vittoria contro Alexander Kovacevic in tre set, con il risultato di 6-3, 6-2, 7-6. Il tennista serbo ha avuto un buon approccio al matchma con il passare dei minuti si è innervosito sempre di più, perdendo la concentrazione nel momento più importante, nel terzo set, quando stava per chiudere la partita.
Nole ha spiegato in conferenza stampa: “Aleks ha giocato molto bene, soprattutto nel terzo set, e mi ha fatto sudare per ottenere questa vittoria. In realtà ci siamo allenati un paio di volte durante gli Us Open di qualche anno fa.
E ovviamente parliamo la stessa lingua, visto che ha origini serbe. Andiamo molto d’accordo. Sta facendo del suo meglio e penso che abbia il gioco. Ha giocato molto bene e si è comportato molto bene. Sai, ovviamente voglio dominare contro chiunque giochi: a volte funziona, a volte no. Penso di aver giocato molto bene e di aver tenuto le cose sotto controllo per due set e mezzopoi meno nella parte finale del terzo set.
Ma sono riuscito a mantenere i nervi saldi e ho giocato praticamente un tiebreak perfetto. Quindi nel complesso soddisfatto e contento del mio livello. Posso sempre giocare meglio, so di poterlo fare, ma date anche le condizioni, oggi erano abbastanza difficili con molto vento.
È stata una bella partita”. In conferenza stampa è il momento di tornare indietro nel tempo: quando dieci anni fa, Novak Djokovic ha perso la finale contro Andy Murray a Wimbledon. Nole ha dichiarato: “Ovviamente alla fine non è stato un grande risultato per me, fa male perdere una finale del Grande Slam, soprattutto Wimbledon.
Alla fine della giornata, però, ero felice per Andy perché se lo meritava. Stava lavorando così duramente per mettere le mani sul titolo di Wimbledon, e ce l’ha fatta. Ovviamente aveva tutta la nazione dietro di lui, ero felice per lui, perché ci conosciamo da tanto tempo.
Ma per me, ovviamente, perdere una partita non è stata una bella sensazione, ma quel giorno era il giocatore migliore, ed è stato uno scenario perfetto per la Gran Bretagna e per lui”.