Marco Bezzecchi ha conquistato il podio al Gran Premio d’Olanda, ma non sembra che aumenterà molto la sua fiducia. Marco è ancora cauto, anche se felice del recente successo. Marco è consapevole che lo aspettano gare difficili, e che non sarà facile nel prosieguo della stagione.
“Ovviamente è molto, molto importante, perché era qualcosa che sognavo di raggiungere e non mi aspettavo di raggiungerlo così presto”, ha detto del suo podio ad Assen, come citato dal motorsport.
“Ma alla fine sono ancora un rookie, quindi la mia mentalità è questa: quando tornerò per la seconda parte della stagione, non voglio aspettarmi sempre una bella gara come questa perché ci saranno piste dove Fatico di più e uno in cui fatico di meno.
“Quindi, il modo migliore per continuare il lavoro è cercare di fare il meglio in ogni gara. Quando c’è la possibilità come oggi, cerca di sfruttare questa possibilità per ottenere il massimo risultato. Ma quando non ne ho la possibilità, cerco di ottenere il massimo di quel giorno – se è un P10, o un P12, o un altro podio.
“Il podio va meglio, questo è chiaro, ma credo che essendo un rookie sia normale avere degli alti e bassi”. La VR46 Academy è stata il suo supporto sin dai primi giorni. “È stato fantastico, perché Vale e tutta l’Accademia hanno fatto un lavoro incredibile”, ha aggiunto.
“Penso che senza Vale di sicuro non potrei essere nel motomondiale, perché mi ha preso quando avevo 15, 14 anni e arrivare qui è fantastico. “Quindi, questo è tutto per lui e tutto per l’accademia dei piloti.
Ci supportano sempre e quest’anno penso che abbiano fatto un passo enorme”.
Bezzecchi sulle scelte di squadra
È anche soddisfatto di come la sua squadra ha preso le decisioni. “Per me è stata una gara incredibile”, ha aggiunto Bezzecchi. “Sinceramente non sapevo cosa aspettarmi dalla morbida [rear tyre].
Abbiamo lavorato bene [during the weekend] ma con il mezzo. “Ho portato la media alla distanza di gara e non mi aspettavo che la media non fosse buona. Vedendo in qualifica che ero molto veloce, non pensavo fosse possibile essere così lenti con la media.
“Ma con la morbida facevo al massimo sei giri [race distance]. Matteo [Flamigni] mi ha dato molta fiducia in questa scelta perché non ne ero proprio sicuro. Ancora seduto in griglia non sapevo cosa fare ma lui mi ha detto ‘mettiamo la morbida, tranquilli. Sei bravo’.