ROTTURA: la Juventus si accontenta, multata di $ 800.000, peggiore evitata (Fornito da Sport World News)
La Juventus ha negoziato la manovra salariale, che l’ha coinvolta per le mensilità successivamente corrisposte ai suoi calciatoritra cui Cristiano Ronaldo, durante il primo lockdown per la pandemia di Covid-19. Questa decisione, con un accordo privato tra calciatori e dirigenzaera finito sotto inchiesta perché, secondo l’accusa, aveva violato il regolamento finanziario e di conseguenza aiutato il club in modo presumibilmente illegale.
L’udienza nelle aule del Tribunale Nazionale Federale è stata anticipata ad oggi, quindi oggi sono arrivati i verdetti definitivi. Il Tribunale Federale ha accolto la transazione tra Juventus e Procura Federale per manovre salariali.
Solo una multa di 718.240 euro e nessun punto di penalizzazione per la società bianconera, che rinuncia a qualsiasi ricorso. L’ex presidente Andrea Agnelli, invece, non ha negoziato, e andrà a processo con un’udienza fissata per il 15 giugno alle 10.30.
Qui il comunicato stampa della Juventus: “Juventus Football Club SpA comunica di aver definito la procedura FIGC n. 336 pp 22-23 (relative alle cosiddette manovre salariali 2019/2020 e 2020/2021, ai rapporti con taluni procuratori sportivi, nonché ad alcune presunte collaborazioni con altre società) contro l’irrogazione di una sanzione di Euro 718.240,00 e la rinuncia alla presentazione di una ricorso avanti al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nel procedimento relativo alle cd plusvalenze.
Infatti, oggi il Tribunale Federale Nazionale della FIGC ha adottato la Sentenza 0189/TFNSD-2022-2023 che, definitivamente pronunciandosi, dispone l’irrogazione della predetta sanzione pecuniaria nei confronti della Società a seguito della proposta di irrogazione di sanzioni su richiesta a seguito del rinvio presentato da Juventus ai sensi dell’art. il deposito dei ricorsi avanti al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nell’ambito della sentenza di rinvio n.
138/TUF/2022-2023 (procedimento n. 233 pf 21-21 relativo alle cd plusvalenze). La Società, pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensiveha deciso di applicare le sanzioni su richiesta ex art.
127 CGS nei termini sopra indicati nel migliore interesse della Società stessa, dei suoi azionisti e di tutti gli stakeholders (appartenenti al mondo dello sport e non). Infatti, la definizione di tutte le procedure sportive FIGC aperte consente alla Società di raggiungere un risultato certo, ponendosi un punto fermo e superando lo stato di tensione e di instabilità che inevitabilmente deriverebbe dal protrarsi di contenziosi con esiti e tempi incerti, consentendo anche alla gestione , l’allenatore della Prima Squadra ei calciatori di concentrarsi sull’attività sportiva ed in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione (sia con riferimento all’attività sportiva sia per quanto riguarda i rapporti commerciali con sponsor, altre controparti commerciali e finanziarie).