Il presidente UEFA espone i momenti più bui del calcio e chiede un cambiamento (fornito da Sport World News)
All’apertura dei quattro giorni del Congresso dei tifosi europei di calcio a Manchester, il presidente UEFA Aleksander ÄŒeferin ha offerto un bilancio sincero della passata stagione, con particolare enfasi sulle finali organizzate sotto l’egida della UEFA.
Riconoscere le imperfezioni e chiedere miglioramenti
ÄŒeferin ha subito riconosciuto le sue carenze, accennando ai problemi incontrati dai tifosi a Istanbul durante la finale di UEFA Champions League. “Dato quello che alcuni di voi hanno vissuto di recente, capirei se ricevessi una fredda accoglienza stasera,” ha osservato.
Non ha evitato le difficoltà, ammettendolo “a Istanbul, non tutto era perfetto.” Riconoscendo frontalmente questi problemi, ÄŒeferin ha sottolineato l’importanza di una collaborazione continua per migliorare l’esperienza di tifosi, giocatori e funzionari.
“Ma continuiamo a lavorare insieme per migliorare ciò che possiamo”, ha asserito. “Penso in particolare ai collegamenti di trasporto da e per lo stadio, all’accoglienza dei tifosi dello stadio e all’accesso universale all’acqua e ai servizi igienici”.
Celebrare i successi e affrontare le controversie
Pur riconoscendo queste carenze, il capo della UEFA sloveno si è preoccupato di evidenziare alcuni successi, in particolare lo svolgimento senza problemi delle finali maschili e femminili.
ÄŒeferin ha anche elogiato le proteste dei tifosi contro la controversa Super League. Tuttavia, non ha evitato i momenti più bui che hanno rovinato la stagione. Si è scusato con i tifosi del Liverpool per la folla indisciplinata e gli incidenti con gas lacrimogeni che hanno rovinato la finale di Champions League dello scorso anno a Parigi.
Ha anche affrontato i disordini causati dai tifosi del West Ham alla finale di Conference League a Praga e il terribile attacco all’arbitro inglese Anthony Taylor da parte dei tifosi della Roma.
Un grido di battaglia contro l’intimidazione e la violenza
ÄŒeferin ha lanciato un fervido appello ai tifosi, chiedendo la fine del teppismo e dell’odio che contaminano lo spirito di questo sport.
“Dobbiamo gridare, gridare e sbarazzarci di questi idioti, che screditano sia il calcio che i tifosi”. implorò. Il presidente UEFA ha sollecitato empatia nei confronti di funzionari di calcio, arbitri, staff UEFA, federazioni e leghe, ricordando ai tifosi che anche loro sono tifosi, amano il calcio, commettono errori e hanno una famiglia, proprio come tutti gli altri.
Ha concluso con una nota di sfida, affermando: “Non accetterò mai il tipo di minacce, intimidazioni e violenze a cui alcune persone sono sottoposte, come abbiamo visto solo di recente”.