Juan Martin Del Potro: “Vorrei scendere in campo un’ultima volta” (Fornito da Sport World News)
Uno dei tennisti più sfortunati di sempre lo è senza dubbio Juan Martín Del Potro. Il tennista argentino, falcidiato da numerosi infortuni nel corso della sua carriera dove spesso ha saltato quasi del tutto intere stagioni, vorrebbe tentare un addio degno di nota alla prossima edizione degli US Open, unico slam vinto in carriera dal gigante buono contro Roger Federer nel 2009.
In un’intervista rilasciata, il giocatore di Tandil ha parlato di quanto sia difficile guardare il tennis in tv: “Non ho una vita felice guardando il Roland Garros in TV, ma non ho altra scelta che accettare che devo cercare un’altra strada nella vita.
Vorrei scendere in campo un’ultima volta con la possibilità di competere con dignità e prepararmi a fondo per questo, ma il mio corpo non mi dà segnali che mi facciano pensare che sia possibile”. Del Potro si rammarica che gli infortuni abbiano condizionato tanto la sua carriera: “Ero il numero 3 del mondo, sono caduto e mi sono rotto il ginocchio.
Da allora ho cercato di riprendermi e ho parlato con i medici per vedere come posso guarire. Mi fa molto arrabbiare e mi chiedo perché mi stia succedendo”, ha detto del Potro, che è consapevole di come gli infortuni lo abbiano colpito, sostenendo che il suo più grande nemico è sempre stato il suo stesso corpo anche perché quando era sano ha mostrato che può giocarsela contro tutti.
Del Potro e la lotta ai Big 3
Il sudamericano ha poi parlato delle big three e delle partite contro di loro: “La cosa difficile per me è stata mantenere questa versione migliore per tutta la stagione. La mia sfida più grande è stata affrontarle, perché sentivo di poter perdere contro gli altri, ma ho Sapevo di poterli sorprendere”, ha detto.
E sul segreto di Nole, Rafa e Roger «Nelle situazioni di tensione ti girava la testa vedere che potevi batterli, ma loro erano sicuri che avresti fallito. È successo anche a me, finché ho perso il rispetto per loro e ho capito Ho avuto solo una possibilità.
Se perdi quel punto chiave sei morto, ma se lo vinci avrai delle possibilità”, conclude il giocatore di Tandil, che ricorda come l’estrema fiducia in se stesso gli ha dato una bella mano contro di loro.