Tadej Pogacar intensifica gli allenamenti per la difesa del titolo Il Lombardia © Pascal Le Segretain/Getty Images Sport
Nel mondo del ciclismo professionistico, dove le leggende vengono forgiate da salite estenuanti e discese mozzafiato, Tadej Pogačar è sul punto di incidere il suo nome negli annali della storia. Il campione in carica de Il Lombardia, affettuosamente conosciuto come la “Corsa delle foglie cadenti”, non sta lasciando nulla di intentato nella sua ricerca di una straordinaria terza vittoria consecutiva in questa iconica corsa Monumento.
Se Pogačar dovesse trionfare nella sua missione, si unirà all’esclusiva compagnia di Alfredo Binda e Fausto Coppi, illustri corridori che hanno compiuto la straordinaria impresa di conquistare tre titoli Il Lombardia consecutivi.
Fausto Coppi, in un campionato a parte, ha compiuto l’impresa maestosa di vincere questa corsa quattro volte consecutive dal 1946 al 1949. Negli ultimi giorni, il mondo è stato testimone dell’instancabile impegno di Pogačar verso la perfezione.
Uno sguardo al suo regime di allenamento rivela un’impressionante corsa di 190 chilometri e sei ore attraverso terreni impegnativi, con tanto di sbalorditivo dislivello di 3.813 metri. La sua velocità media di 31,7 chilometri orari ha dimostrato la sua incrollabile dedizione nel superare i propri limiti.
Questo arduo viaggio lo ha condotto attraverso le pittoresche strade in salita di Monaco, sua attuale residenza. In modo umile e sobrio, il fenomeno ventiquattrenne ha etichettato questa impresa estenuante come nient’altro che una “corsa al caffè”.
Questa propensione all’umiltà riecheggia nella sua biografia sui social media, dove descrive se stesso, una delle stelle più brillanti di questo sport, semplicemente come un “ciclista”. Solo un giorno prima di questa impressionante corsa, Pogačar ha mostrato la sua incessante ricerca dell’eccellenza conquistando il Col de la Madone Strava KOM.
Ha ridotto di un altro prezioso secondo il record detenuto da Richie Porte dal 2016, sottolineando ulteriormente il suo incrollabile impegno nell’alzare il livello nel suo sport.
La preparazione della stagione di Tadej Pogačar
Le recenti apparizioni di Pogačar al Giro della Toscana e alla Coppa Sabatini hanno fruttato rispettivamente un ammirevole quarto e terzo posto.
Con solo il Giro dell’Emilia e la Tre Valli Varesine rimasti in programma, sta affinando la sua forma per il gran finale del 7 ottobre, l’ambito Il Lombardia. Riflettendo sulla sua straordinaria prestazione nella stagione precedente, dove ha ottenuto la vittoria alla Tre Valli Varesine e ha quasi conquistato il primo posto sul podio al Giro dell’Emilia, Pogačar ha segnalato le sue intenzioni e ha fornito un’avvincente anteprima di ciò che attende i suoi rivali a Bergamo.
Il percorso dell’edizione 2023 de Il Lombardia, recentemente svelato, presenta una sorprendente somiglianza con il percorso del 2021. Il dominio di Pogačar nella gara del 2021, dove solo il corridore locale Fausto Masnada è riuscito a tenere il passo per un breve periodo, pone le basi per un’altra esaltante resa dei conti a Bergamo.
Dopo essersi già assicurato una prestigiosa vittoria al Giro delle Fiandre all’inizio di questa stagione, Pogačar punta ora ad unirsi ai pochi eletti che hanno conquistato sia le Fiandre che la Lombardia in una sola stagione, un’impresa riuscita solo a Rik Van Looy nel 1959 e Hennie Kuiper nel 1981.
Mentre Pogačar festeggia oggi il suo 25esimo compleanno, porta con sé un notevole elenco di successi. Tuttavia, conquistare un terzo titolo Il Lombardia nel 2023 rimane un’aspirazione monumentale, soprattutto considerando la sua recente sconfitta di misura al Tour de France, dove Jonas Vingegaard è uscito vittorioso per il secondo anno consecutivo.
Anche se Vingegaard non sarà sulla linea di partenza, Pogačar dovrà affrontare la formidabile concorrenza del suo connazionale ed ex compagno di squadra, Primož Roglič, e dell’ex campione del mondo, Remco Evenepoel. Questi sfidanti sono pronti a rappresentare un ostacolo formidabile mentre Pogačar si sforza di incidere il suo nome nei libri di storia de Il Lombardia, l’iconica corsa nota per le sue salite impegnative e discese drammatiche.