Dopo l’allenamento quotidiano a Belgrado e dopo i festeggiamenti per aver sfiorato le 377 settimane dal numero uno al mondo, record che lo eguaglia con Steffi Graf, Novak Djokovic ha tenuto una conferenza stampaaperta ai media serbi e non.
Attraverso le domande dei giornalisti, il serbo ha toccato diversi temi, tra cui quello della rivalità: dal nuovo che avanza, ovvero Carlos Alcaraz, a cui ha strappato la prima posizione del ranking Atp. E non solo.
All’Old Gen che c’è sempre, tipo Rafael Nadal, l’uomo con cui condivide il record maschile di Slam vinti. Nole ha spiegato: “Alcaraz sta giocando ad alto livello, soprattutto dopo mesi in cui è stato fermato per infortunio.
Sembra avere la maturità di un giocatore esperto, anche se non lo è, per come ha recuperato. Merita tutti i suoi successi e sta portando nuova energia e nuova personalità. Il mio più grande rivale, tuttavia, rimane Nadal. L’ultimo anno e mezzo di Alcaraz non elimina questo: Nadal è il mio più grande rivale e il principale resta Nadal nella mia carriera”. La prossima sfida tra Djokovic e Nadal sarebbe la numero 60.
Su dove e quando accadrà, Djokovic ha le idee chiare: “Finale del Roland Garros”.
I Big 3, secondo Djokovic
Non solo Rafael Nadal. Se lo spagnolo è la sua principale rivalità, la seconda potrebbe non essere quella con Roger Federer.
Sempre in occasione della conferenza stampa, è stato chiesto a Big 3 del tennista di Belgrado, di cui solo due in attività adesso, e dell’influenza degli altri due giocatori su di lui. Nola ha detto: “Federer e Nadal mi hanno formato come giocatore.
Mentre siamo ancora in attività, non ci permettiamo di riflettere, non abbiamo tempo per farlo. Ma dopo tutto, spero che potremo parlarne in privato, parlare di ricordi. Per ora siamo i nonni che impediscono a questi giovani di vincere lo Slam”.