Paolo Maldini, attraverso il suo avvocato, ha espresso forte disappunto riguardo alla censura di una sua recente intervista confessionale, minacciando di prendere provvedimenti legali per proteggere i suoi diritti.
L’intervista in questione è stata rilasciata a Alessandro Alciato su Radio Serie A, la radio ufficiale del campionato di Serie A, e ha coperto vari argomenti come la sua carriera da giocatore, la sua esperienza come dirigente e le circostanze del suo difficile addio al Milan, il club del suo cuore.
Il titolo “Milan per me unico club italiano, non vado più a San Siro” riassume il senso di esclusiva fedeltà di Maldini verso il Milan, nonostante le amarezze.
Il giorno dopo la trasmissione dell’intervista, Alciato ha riferito di aver subito pressioni per non diffondere l’intervista di Maldini, cosa che ha suscitato ulteriore malcontento considerando le tensioni già esistenti tra l’ex difensore e i nuovi proprietari del club, RedBird.
In una dichiarazione tramite l’ANSA, Maldini e il suo legale, Danilo Buongiorno, hanno condannato la censura e affermato di avere già preso misure legali per difendersi da tali azioni ingiustificate, enfatizzando il loro impegno a difendere la libertà di espressione.
Per quanto riguarda la sua relazione con il Milan, Maldini ha fatto sapere che non segue più le partite al San Siro, segno della rottura del legame che un tempo lo legava indissolubilmente al club.