La FIA sta introducendo modifiche per la nuova stagione, che tutti dovranno rispettare. La prima mossa della FIA riguardava il divieto di commenti su questioni “politiche, religiose o personali” senza il permesso dell’organo di governo.
Molti si chiedono cosa significherà. CEO di Formula 1 Stefano Domenicali ha reagito in un’intervista con ‘Il guardiano’; “La F1 non metterà mai il bavaglio a nessuno”, ha detto. “Tutti vogliono parlare in modo da avere la piattaforma per dire quello che vogliono nel modo giusto, meglio è.
Abbiamo un’enorme opportunità grazie alla posizione del nostro sport che è sempre più globale, multiculturale e multivalore. Parliamo di 20 piloti, 10 team e tanti sponsor, hanno idee diverse, punti di vista diversi.
Non posso dire che uno ha ragione, uno ha torto, ma è giusto, se necessario, offrire loro una piattaforma per discutere le loro opinioni in modo aperto. Non cambieremo questo approccio come sport. Questa dovrebbe essere la linea del nostro sport, dare a tutti la possibilità di parlare nel modo giusto, non con toni aggressivi o per offendere, ma con rispetto”.
Stefano Domenicali SPIEGAZIONE
Domenicalli ha sottolineato che i piloti sono stati informati di questo e che sono a conoscenza del problema. La F1 mira a migliorare le cose e loro credono che parlare sia la soluzione migliore per tutto.
“Ho avuto una discussione con i piloti su questo l’anno scorso. Su come la F1 potrebbe essere una piattaforma, per avere sotto i riflettori certe cose di cui crediamo sia giusto parlare. La F1 dovrebbe aiutare i piloti se vogliono discutere di certi argomenti.
È importante avere un dialogo molto costruttivo. Se ciò non accade, può creare confusione o problemi dove non dovrebbero esserci problemi. Continuiamo a monitorare la situazione. Teniamo informati gli autisti, ci incontriamo con la GPDA per discuterne.
Come possiamo consentire ai piloti di essere aperti come esseri umani nel nostro sport. Gli atleti possono essere molto emotivi e appassionati di alcune cose e devono discuterne in modo costruttivo con le persone di cui si fidano”. Si aspetta che la FIA fornisca ulteriori spiegazioni in merito alle modifiche.
“Stiamo parlando di un regolamento e il regolatore è la FIA”, ha detto. “Credo che la FIA chiarirà quanto affermato, in termini di rispetto di certi luoghi dove non puoi farlo. “Sono sicuro che la FIA condividerà la stessa visione della F1, ma fanno parte di una federazione olimpica, quindi ci sono dei protocolli a cui devono attenersi”.